AGI – La lunga riunione tra maggiorazna e governo sulla riforma del Csm fa registrare alcuni "passi avanti" sui nodi che hanno diviso le forze che sostengono l'esecutivo, il che finora ha impedito alla riforma di proseguire il suo iter in commissione alla Camera.
Tra i punti in cui si è registrato un avvicinamento e si è vicini a trovare una intesa, riferiscono Pd, M5s e Azione, il tema della separazione delle funzioni e quello delle cosiddette 'porte girevoli'.
Mentre la questione del sistema elettorale del Csm fa registrare ancora alcune distanze. Italia viva, in particolare, tiene il punto.
Il deputato Cosimo Ferri, al termine del vertice, afferma infatti: "La maggioranza è sorda al confronto. Iv non ritira gli emendamenti".
Forza Italia avrebbe mostrato aperture e disponibilità, riferiscono diversi partecipanti, mentre la Lega – viene spiegato – sarebbe stata meno 'aperturista', ad esempio sulla questione del sorteggio.
Di certo, Pd e M5s, ma anche Azione, si dicono disponibili a ritirare i loro emendamenti considerati 'divisivi' (ad esempio quello dem a firma Alfredo Bazoli sulla presunzione di innocenza o quello di Azione a firma Enrico Costa sulla responsabilità dei magistrati) purché tutte le forze di maggioranza compiano un passo in avanti e "ragionino secondo una logica di accordo e di maggioranza", altrimenti potrebbe "saltare tutto".
Il Pd, con la responsaboile giustizia Anna Rossomando, e Walter Verini e Alfredo Bazoli, è cautamente ottimista sulla possibilità che nella nuova riunione che si terrà domattina "i nodi fondamentali verranno risolti. Abbiamo chiesto il ritiro degli emendamenti divisivi, sui quali non c'è accordo nella maggioranza e c'è il no del governo e che la maggoioranza, una volta raggiunta l'intesa, voti con la maggioranza e secondo i pareri sugli emendamenti che darà il governo".
Insomma, no a 'maggioranze variabili' a seconda degli emendamenti posti in votazione. Dello stesso avviso i 5 stelle, spiegano Eugnio saitta e Giulia Sarti: "C'è un accordo di massima sulle porte girevoli" su una liena "aderente al perimetro del ddl Bonafede".
Insomma, "c'è un clima costruttivo – sottolinea Saitta – e collaborativo, tranne che da parte di Lega e Iv".
Proprio tra Lega e 5 stelle si è registrata tensione, viene riferito, sul tema del sorteggio. "Se non si rientra in una logica di maggioranza – mettono in chiaro Sarti e Saitta – non si raggiunge nessun accordo".
Parla di "passi avanti concreti" il deputato di Azione Enrico Costa, su "una riforma coraggiosa, con delle novità importanti. Anche sulla legge elettorale c'è un clima distensivo. Da parte nostra abbiamo contribuito eliminando dal tavolo temi che avrebbero potuto essere divisivi", conferma in merito all'emendamento sulla responsabilità dei magistrati. nel vertice di oggi, viene infine riferito, Iv e Lega non hanno riproposto la questione delle 'mani libere' al Senato.
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