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MotoGp, Zarco domina le libere di Austin. Le Ducati volano, ma non Bagnaia

Tutti aspettavano Marquez, la prima giornata di libere sul circuito texano premia invece le Ducati ma non il loro pilota numero uno, Bagnaia: ci sono 3 moto di Borgo Panigale tra le 4 più veloci, però Pecco per il momento è solo 9° (anche se sul passo-gara oggi ha fatto vedere buone cose). Largamente meglio di lui l'australiano Miller (2° crono), suo compagno nel team ufficiale, e soprattutto Zarco: il francese esistenzialista della Pramac ha chiuso con un folgorante 2'02"542, davanti a tutti. Sul gradino più basso del podio virtuale c'è il campione in carica, Fabio Quartararo, che proprio all'ultimo con la Yamaha si piazza per 47 millesimi davanti a Bastianini, ducatista del team Gresini in sella alla Rossa più vecchia del lotto, una Gp21.

Marquez, a Austin come nel salotto di casa: "Ma ancora non mi sento di correre per vincere"

di

Massimo Calandri


Il Cannibale, che su questa pista ha vinto 7 degli ultimi 8 gp, ha fatto vedere cose che per un altro sarebbero state incredibili, non per un Marcziano come il catalano: di nuovo competitivo dopo 2 gp di assenza per infortunio, reduce dal terrificante incidente di Mandalika, per il momento si è accontentato della sesta posizione a mezzo secondo dal più veloce. Marquez è stretto tra le Suzuki di Rins e l'Aprilia migliore, che questa volta è quella di Vinales, 7°. Mir, Bagnaia e Martin completano le potenziali Q2: ci sono 5 Ducati nei primi 10, e subito dopo tocca a un'altra Gp22 con Marini.

Aprilia, i segreti della moto di Espargaro e lo stratega Rivola, venuto dalla Ferrari

di

Massimo Calandri


Nella prima parte della seconda sessione Dovizioso è tornato a farsi vedere coi migliori, nel finale è scivolato un po' lontano però il 12° posto con la Yamaha satellite WithU è già una soddisfazione, dopo tanto penare nelle corse passate. Delude il vincitore di domenica scorsa: Aleix Espargarò con l'Aprilia è solo 13°, a un secondo e 2 decimi da Zarco. Tra gli altri italiani, Di Giannantonio (18°) per un decimo fa meglio di Bezzecchi (19°). Povero Morbidelli, continua a penare: con la M1 di Iwata è lontanissimo, 21° a 2 secondi e 122 millesimi.Original Article

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