Addio all'ormai vecchio Fair play finanziario. L'Uefa ha ufficialmente approvato a Nyon il nuovo "Regolamento per Licenze per Club e Sostenibilità Finanziaria". Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente Aleksander Ceferin che ha spiegato come queste "nuove misure permetteranno ai club di avere maggiore stabilità e proteggeranno il calcio anche da futuri shock". Si tratta di una svolta rispetto alla vecchia normativa, voluta fortemente dall'allora presidente Michel Platini nel 2010.
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di
Franco Vanni
I tre obiettivi
" Il Comitato Esecutivo Uefa – ha detto Ceferin – ha approvato le nuove regole per la sostenibilità finanziaria. Sono molto contento di aver avuto il supporto di tutti i nostri stakeholder, dalle leghe ai club fino ai membri del Comitato Esecutivo. Il primo Fair Play Finanziario era stato introdotto nel 2010 e ha servito il primario scopo di riportare i conti dei club in equilibrio. Ma il sistema calcio è cambiato in questi anni e anche la pandemia ha mostrato la necessità di rivedere le regole per la sostenibilità. L'obiettivo è raggiungere la sostanibilità finanziaria attraverso tre punti: solvibilità, stabilità e controllo dei costi".
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"Maggiore controllo dei costi"
"Per quanto riguarda la solvibilità – spiega ancora l'Uefa in un comunicato – la nuova regola sull'assenza di debiti scaduti garantirà una migliore tutela dei creditori. I controlli saranno effettuati ogni trimestre e ci sarà una minore tolleranza verso chi ritarderà. I nuovi requisiti di 'football earnings' sono un'evoluzione della regola del break-even esistente e porteranno una maggiore capacità alle finanze del club. Per facilitare l'implementazione per i club il calcolo dei guadagni del calcio è simile al calcolo del risultato di pareggio. Sebbene la deviazione accettabile sia aumentata da 30 milioni di euro in tre anni a 60 milioni di euro in tre anni, i requisiti per garantire il valore equo delle transazioni, migliorare il bilancio dei club e ridurre i debiti sono stati notevolmente rafforzati".
Nuovo Fair-play finanziario: tetto alle spese, retrocessioni e penalità
"La più grande innovazione nei nuovi regolamenti – si legge ancora nel comunicato – sarà l'introduzione di una regola sui costi di squadra per ottenere un migliore controllo dei costi in relazione agli stipendi dei giocatori e ai costi di trasferimento. Il regolamento limita la spesa per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite in modo tempestivo e le violazioni comporteranno sanzioni pecuniarie e misure sportive predefinite. Le nuove regole diventeranno effettive dal prossimo giugno 2022, ma l'implementazione sarà graduale nell'arco di tre anni".
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