MOSCA – Alla fine dell’anno scorso, quando il Cremlino aveva ironizzato sull’allarmismo dell’Occidente su un possibile attacco russo in Ucraina, Vladimir Zhirinovsky era intervenuto durante una sessione della Duma pronunciando un discorso sconclusionato, eppure profetico. Mosca, disse, avrebbe intrapreso “un programma diverso” alle 4 del mattino del 22 febbraio.
“Vorrei che il 2022 fosse un anno di pace, ma dico la verità”, aveva insistito, sbagliando la data dell’inizio dell’offensiva in Ucraina di soli due giorni.
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