C’è una guerra, certo. Ma c’è anche un’agenda di riforme che reclamano immediata approvazione. Anzi: in vari casi si tratta d’altrettanti obblighi costituzionali, adempimenti imposti dalla Carta o per suo tramite dalla Consulta. Invece il Parlamento traccheggia, tergiversa, temporeggia. O al più s’esercita in riforme minime, talvolta strampalate.
«Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani», diceva Mark Twain.
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