La maggioranza dei soldati russi morti in Ucraina non è russa. Appartiene alle minoranze etniche di quell'enorme Paese, come documenta, su Repubblica, l'ambasciatore Stefano Pontecorvo.
I non russi – caucasici e turcomanni – sono meno del venti per cento della popolazione totale. Ma, almeno a giudicare dall'elenco dei caduti, costituiscono la maggioranza dei non graduati, la carne da cannone di tutte le guerre, i più poveri, i più sradicati, i più arruolabili, i più disposti a tutto: sono i maggiori sospettati delle atrocità commesse da quell'esercito in rabbiosa ritirata.
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