"Non sono ancora riuscito a convincerlo di mettere un tetto al prezzo del gas. Ma Rutte ha fatto un passo fondamentale: mi ha detto che non c'è alcuna prevenzione di principio ed è pronto ad esaminare tutte le questioni a favore e avere una discussione aperta". Il premier Mario Draghi riferisce sul colloquio avuto con il primo ministro olandese Mark Rutte ricevuto oggi a Palazzo Chigi. Al centro del confronto, la guerra in Ucraina e la crisi energetica.
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"Il tetto sul prezzo del gas ha dei pro e dei contro, non siamo completamente d'accordo ma abbiamo detto che saremo pragmatici", ha spiegato poi il primo ministro olandese precisando che "dobbiamo agire come Unione europea" e farlo "rapidamente". È motivo di "grande frustrazione", ha continuato Rutte, il fatto che "non possiamo fermarci di importare gas" dalla Russia, "ma deve arrivare questo momento". Quindi: sì a un tetto al prezzo del gas "se i vantaggi sono superiori ai problemi. È così che deve essere sennò diventa un'ideologia e non possiamo permettercelo. Dobbiamo capire quali sono i rischi e trovare una soluzione", la considerazione del premier olandese. Per Draghi, invece, "pagare questi prezzi completamente diversi dai prezzi del gas mondiale significa finanziare in un certo senso, in modo inconsapevole e indiretto, la guerra. Se non si riesce a fare un blocco, l'alternativa potrebbe essere imporre un tetto al prezzo del gas. Su questo abbiamo brevemente discusso con Mark che continueremo a esaminare".
Intanto, "la commissione Ue ha appena annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni che l'Italia appoggia con convinzione, siamo pronti a ulteriori passi anche sull'energia insieme ai nostri partner europei. Nello scorso consiglio europeo abbiamo condiviso un ampio pacchetto di possibili misure ora all'esame della commissione Ue. Questo è il momento di agire", ha puntualizzato Draghi. Che ha risposto al portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova che aveva definito 'indecente' la posizione dell'Italia sulle sanzioni: "Indecenti? Di indecenti ci sono solo i massacri che vediamo tutti i giorni".
di
Tommaso Ciriaco
Dai due Paesi, Italia e Paesi Bassi, è anche arrivata "la più ferma condanna delle stragi di civili documentate in questi giorni e chiediamo di far piena luce sui crimini di guerra. Mosca dovrà rendere conto di quanto accaduto, chiediamo alla Russia di cessare immediatamente le ostilità e di sedersi al tavolo dei negoziati", ha ripetuto Draghi nel corso delle dichiarazioni congiunte con il primo ministro olandese Marc Rutte. "Il terrore della guerra è tornato nel nostro continente. Sono d'accordo al 100% con l'appello di Draghi per far cessare le violenze in Ucraina. Siamo inoltre convinti a continuare a sostenere e aiutare l'Ucraina. In questo senso le sanzioni sono molto importanti – ha detto Mark Rutte – La Commissione europea continuerà a formare pacchetti di sanzioni. Speriamo non sia necessario, ma il momento è cruciale. Cerchiamo di raggiungere accordi rapidamente" e di fare in modo che "la dipendenza da gas e energia russa diminuisca".
Sulle rinnovabili "dobbiamo fare un passo avanti, rendere queste autorizzazioni che stanno fermando le nuove installazioni possibili in tempi molto molto rapidi, credo che ci sia un buon consenso nel governo, è cosa che faremo nel prossimo consiglio dei ministri o il successivo", ha aggiunto Draghi.
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