C’era il signor Giordano che si trasformava in qualcosa di ributtante, c’erano i fratelli Abbate che duettavano sul filo del surreale con la voce fuori campo di Franco Maresco e c’erano la flatulenze a comando dell’inquietante Paviglianiti. Erano i personaggi, così reietti e così innocenti, che popolavano le schegge di Cinico tv, quello sberleffo d’autore ideato da Ciprì e Maresco che proprio trent’anni fa approdò su Rai 3 diventando un prodotto cult.
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