Non c'è dubbio, Art Spiegelman ha rivoluzionato il fumetto. Ma non con il suo famosissimo Maus. O meglio, non solo. Maus, che è un capolavoro, mostra se non tutte, una gran parte delle possibilità di questo medium che, col tempo sta mostrando tutta la sua versatilità e la capacità di arrivare in luoghi inaspettati. Chi infatti, agli albori di quelli che allora venivano chiamati "comics", avrebbe potuto immaginare un graphic novel (parola che a Spiegelman non piace) dedicato all'Olocausto (altra parola che a Spiegelman non piace)?
Il termine "comics" nasce in riferimento alle strisce divertenti pubblicate sui principali giornali per aumentarne la tiratura negli anni '20-'30 e, se ci si riflette, dal punto di vista etimologico…
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