Un emendamento al decreto Ucraina, primo firmatario Iunio Valerio Romano capogruppo M5S alla Commissione Lavoro del Senato e sottoscritto da esponenti di Pd, Leu, Autonomie, per risolvere il caso dell'Ispettorato nazionale del lavoro, vale a dire lo stato di agitazione di oltre 4000 dipendenti dell'Inl (e dell'Anpal). Il Parlamento scende in campo per sanare l'iniquità denunciata da chi è in prima fila nella lotta per la sicurezza del lavoro: ispettori e impiegati che chiedono l'adeguamento dell'indennità di amministrazione. "Un paradosso tutto italiano – spiega Romano – per il quale a fronte del medesimo contratto collettivo di lavoro, quello dei ministeri, sembrano esserci lavoratori di serie A e di serie B".
Una Spoon River per non dimenticare
di Marco Patucchi
L'indennità, un cifra che oscilla tra 1500 e 2500 euro annui a seconda dell'inquadramento, viene riconosciuta al personale ministeriale, ma non a quello degli enti pubblici come, appunto, Inl e Anpal nonostante anche a questi sia applicato il contratto collettivo dei ministeri. L'emendamento chiede al governo di stanziare 30 milioni di euro a decorrere dal 2022, procedendo così all'armonizzazione delle indennità. "Sono risorse che si possono reperire dai Fondi di riserva nella disponibilità del Mef – sottolinea Romano – . Il ministro Franco dia un segnale, bisogna mettere in condizione chi vigila e sovraintende alla corretta applicazione delle norme sul diritto del lavoro di farlo serenemanete, riconoscendo sul piano economico tutti i diritti previsti dal contratto nazionale. Basta con questo paradosso tutto italiano"
Commenti recenti