Il lapsus freudiano dell'ambasciatore russo all'Onu Vasilij Nebenzya ("tutti quei cadaveri nelle strade di Bucha non ci sono mai stati prima dell'arrivo delle truppe russe… pardon, prima della partenza") è stato un tragicomico squarcio di verità nella linea difensiva impostata dal Cremlino per negare l'autenticità di immagini che hanno fatto correre brividi di orrore in tutto il mondo.
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