Nei giorni scorsi Maria Elia, una ragazza diciassettenne di Perugia, è morta 48 ore dopo essere stata ricoverata con febbre e forte mal di gola. Tra le cause del decesso, i periti stanno ancora indagando, è stata avanzata anche l'ipotesi di che si trattasse di un caso di influenza suina.
Il virus dell'influenza del tipo A/H1N1, noto come anche virus dell'influenza suina, è il responsabile della pandemia di influenza del 2009 e da allora sta continuando a circolare, riaffacciandosi ogni anno nel cocktail di virus responsabili dell'influenza stagionale e contro i quali, puntualmente, viene messo a punto un vaccino specifico.
di
Maurizio Ferri
Il virus, comparso nella primavera 2009 in Messico, è una combinazione di virus provenienti da maiali, uccelli ed esseri umani. È stato probabilmente nei maiali che questi vecchi virus si sono riassortiti fino a dare origine ad un virus mai visto in grado di aggredire le cellule umane. È stata una pandemia breve, quella del 2009, dichiarata finita dopo un anno, ma questo non significa che il virus H1N1 abbia smesso di circolare nel 2010: continua a essere presente in tutto in mondo e a ogni inverno contribuisce a causare casi di influenza.
Così come per l'influenza normale, si legge sul sito del ministero della Salute, quella suina si può trasmettere per via diretta (attraverso le piccole gocce di saliva conseguenza di starnuti, colpi di tosse, baci, colloqui molto ravvicinati o attraverso il contatto con lo stesso bicchiere di una persona infetta) o indiretta. In questo caso a trasmettere il virus è il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie di qualcuno che è già malato.
Longform
di
Davide Michielin
La possibilità di trasmissione del virus mangiando carne di maiale o prodotti ottenuti dalla lavorazione di questa è esclusa, puntualizza il ministero della Salute, ma a prescindere dall’influenza è sempre preferibile mangiare carne ben cotta (cottura ad almeno 70-80°, fino a che non ci siano più parti rosee).
I sintomi sono gli stessi dell'influenza stagionale, ossia febbre, tosse, naso che cola, mal di gola, dolori muscolari, affaticamento. In alcuni casi possono verificarsi complicanze gravi. La categorie più a rischio sono gli anziani, i soggetti fragili e le persone affette da malattie croniche. I sintomi gravi possono essere sviluppati anche da persone giovani e in salute, ma solo in rarissimi casi.
di
Davide Michielin
I farmaci usati sono gli stessi dell'influenza stagionale. Nella stragrande maggioranza dei casi sono farmaci per il trattamento dei sintomi. In qualche caso vengono utulizzati degli antivirali. Stesso discorso per il vaccino. Contro il virus della nuova influenza è efficace il consueto vaccino contro l'influenza stagionale.
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