e la guerra in Ucraina è una fiction, come dice Carlo Freccero, bisognerà informarne le vittime civili e militari, così si rialzano in piedi e tornano a casa, a preparare la cena e accarezzare i bambini. Se invece non è una fiction, ma un massacro al quale assistiamo (come a tante altre cose) da spettatori impotenti e nauseati, allora i morti rimangono a terra, nella loro pozza di sangue e di silenzio, e le parole dei vivi diventano più pesanti e soprattutto più inopportune.

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