Le immagini dell’eccidio di Bucha, sorrette anche da numerose testimonianze sul campo, spiccano nell’enorme mucchio di informazioni dall’Ucraina per la loro atroce evidenza. Mostrano crimini di guerra, concetto che tenta di indicare un limite, etico e giuridico, perfino alla violenza – già orribile nei suoi presupposti – di una invasione armata. Sono, queste fotografie, il salto di qualità che fa vacillare ogni tentativo di interpretazione “razionale” di una guerra, ricacciandola in una dimensione bestiale, verrebbe da dire disumana non fossero uomini tanto i carnefii quanto le vittime.

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