MILANO – L'Istat rivede al ribasso il Pil nominale del 2021 dal 7,5% al 7,2%. Il dato incorpora "la rettifica dei dati di importazione in valore del gas naturale allo stato gassoso per i mesi da luglio a dicembre 2021".
Nel dettaglio, il Prodotto interno lordo a prezzi di mercato dell'anno scorso è pari a 1.775.436,4 milioni di euro con un rialzo del 7,2% rispetto a un anno prima. Nella stima di marzo, l'Istat aveva invece dato un Pil nominale di 1.781.221,1 con un rialzo del 7,5%.
La variazione del Pil e il rapporto deficit/Pil secondo i valori concantenati con anno di riferimento 2015, validi ai fini delle regole europee sui bilanci, restano invariati rispettivamente al +6,6% e al 7,2%.
Edizione | Valutazione | 2019 | 2020 | 2021 |
Mar-2022 | prezzi correnti | 1.796.633,8 | 1.656.960,7 | 1.781.221,1 |
Apr-2022 | prezzi correnti | 1.796.633,8 | 1.656.960,7 | 1.775.436,4 |
Mar-2022 | variazione annuale Pil nominale | 1,4 | -7,8 | 7,5 |
Apr-2022 | variazione annuale Pil nominale | 1,4 | -7,8 | 7,2 |
Mar-2022 | valori concatenati (rif. 2015) | 1.729.121,7 | 1.573.056,9 | 1.677.443,7 |
Apr-2022 | valori concatenati (rif. 2015) | 1.729.121,7 | 1.573.056,9 | 1.677.567,5 |
Mar-2022 | variazione annuale Pil reale | 0,5 | -9,0 | 6,6 |
Apr-2022 | variazione annuale Pil reale | 0,5 | -9,0 | 6,6 |
Mar-2022 | -1,5 | -9,6 | -7,2 | |
Apr-2022 | -1,5 | -9,6 | -7,2 |
L'aggiornamento dei dati Istat rende così possibile al governo la scrittura del Documento di economia e finanza, che è atteso nei prossimi giorni e in anticipo rispetto alla scadenza fissata per legge al 10 di aprile. Secondo fonti di governo, la riunione dovrebbe tenersi giovedì. Sarà un Documento denso d'incertezza per il quadro internazionale sulla guerra in Ucraina e le ripercussioni per le materie prime energetiche e non. Nel fine settimana, la Confindustria ha aggiornato le sue stime portando la crescita all'1,9% e aprendo quindi a una fase di recessione nella prima metà dell'anno. Il governo, secondo le aspettative, dovrebbe mettere l'asticella intorno al 2,8%.
"La crescita dovrebbe essere la stella polare di questo paese", ha detto ancora oggi Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, intervenendo all'evento "Le priorità di sviluppo per le imprese", organizzato da Confindustria Piemonte e Intesa Sanpaolo, sottolineando però che spesso "le decisioni non vanno proprio in quella direzione, molte volte sono indirizzate al dividendo elettorale" e visto che "l'industria non vota è titolata ad avere meno attenzione".