ROMA — Doveva essere lo spot pubblicitario del calcio italiano: la vetrina con cui tentare di rilanciare l’immagine deteriorata da esclusioni mondiali e figuracce europee. E invece Juventus-Inter è diventata l’aula di giustizia in cui celebrare il processo agli arbitri italiani. Partiamo da una premessa: non è e non sarà mai un problema di buona fede.

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