Ci sarà (finalmente) uniformità, da quest'anno, fra tutte e quattro le prove dello Slam per quel che riguarda il set decisivo e quindi il modo in cui si concluderanno gli incontri. A partire dal Roland Garros 2022 verrà infatti sperimentata una soluzione unica: i match saranno decisi da un super tie-break a dieci punti sul 6-6. "Il Grand Slam Board vuole provare l'esperimento per la durata di un'intera stagione, di concerto con la Wta, l'Atp e l'Itf, prima di rendere permanente questo cambio di regola", indicano i quattro Major (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open) in un comunicato stampa congiunto, aggiungendo che nei quattro tornei in questione il tie-break a 10 punti sostituirà completamente il terzo set nei tornei di doppio misto, doppio junior e doppio wheelchair all'Australian Open, al Roland Garros e allo US Open, mentre a Wimbledon tutti gli eventi avranno la stessa formula, quindi un tie-break a dieci punti sul 6-6 nel set decisivo. La sperimentazione, che coinvolgerà anche gli incontri di qualificazione, durerà un anno. In questo periodo il Grand Slam Board avrà incontri periodici incontri con i rappresentanti dell'Atp, della Wta e dell'Itf per valutarne l'andamento e decidere se renderla una novità permanente.
Starting at this year's #RolandGarros, all four Grand Slams will use a 10-point tiebreak to decide final sets when the score reaches six games all.
Read more ??— Roland-Garros (@rolandgarros) March 16, 2022
"I puristi possono essere delusi, ma siamo orgogliosi di poterci schierare con gli altri tre Slam. A livello sportivo ha senso perché siamo coerenti con gli altri Major", ha commentato Amélie Mauresmo, direttrice del Roland Garros che era rimasto l'unico dei quattro appuntamenti a far continuare le partite nel set decisivo fino a quando un giocatore non aveva due game di scarto. Gli Australian Open già avevano adottato il super tie-break sul 6-6 nel set decisivo, Wimbledon aveva scelto un tie-break ma sul 12 pari e agli US Open si giocava un tie-break sul 6-6 nel quinto set. "Abbiamo tenuto conto anche della salute dei giocatori perché abbiamo visto che nel corso di un torneo del Grande Slam, quando si arriva a chiudere sul 13-11 o 16-14 al quinto il torneo è in gran parte compromesso – ha spiegato Mauresmo – L'idea è anche quella di dare più soddisfazioni ai tifosi che amano questo momento decisivo ed emozionante di fine partita. A livello di programmazione dà più visibilità, in particolare per la televisione, anche se nel complesso c'è stata solo una minima percentuale di partite interessate".
"Per come stanno le cose, nulla ostacola la partecipazione di Novak Djokovic agli Open di Francia". E' la risposta chiara e netta fornita dalla direttrice del Roland Garros in conferenza stampa, dove ha presentato nel dettaglio i piani del major sulla terra battuta che inizierà il 22 maggio e dove il 34enne serbo è campione in carica. Mauresmo ha sottolineato concetti quali "rispettare la tradizione e al tempo stesso mostrare una forte ambizione di ancorare il torneo alla modernità", con l'intenzione di "preservare l'anima del Roland Garros posizionandola in una nuova era". E l'ex tennista francese ha evidenziato il piacere nello "stare di nuovo insieme, per riscoprire il fervore popolare del torneo, a Parigi, in primavera", puntando anche a "fare della sessione serale l'appuntamento delle serate parigine".
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