"Il Bunga Bunga è la saletta dove dopo pranzi e cene ci si ritrova, è una specie di discoteca dove c'era musica". Così Giuseppe Brumana, maggiordomo della Villa San Martino ad Arcore, testimonia nel processo Ruby ter in corso a Milano, chiamato in aula da una delle difese. Processo che vede tra gli imputati l'ex premier Silvio Berlusconi. Il domestico storico, nella sua breve testimonianza, ricorda di aver "incontrato Ruby una volta", ma che le ospiti andavano via dopo la serata.
di
Sandro De Riccardis
"Nel febbraio del 2010 lavoravo ad Arcore. Di sicuro avrò incontrato Ruby, ma chi si ricorda? C'era un bel via vai", ha spiegato riferendosi a Karima El Mahroug, conosciuta come Ruby Rubacuori, appunto. Brumana è stato prima cameriere ad Arcore dal 1997, poi nel 2009 è diventato il maggiordomo della villa. Rispondendo alle domande del pm Luca Gaglio, dopo quelle del legale Daniele Melegari (difensore di Maria Rosaria Rossi e Simonetta Losi), il teste ha spiegato che "Ruby non è rimasta lì ad Arcore due settimane" nel 2010, perché le "ragazze se ne andavano" dopo le cene.
Il leader di Forza Italia e altre 28 persone sono imputate a vario titolo per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Brumana aveva già testimoniato nei processi Ruby e Ruby bis. Lasciando l'aula bunker di via Ucelli di Nemi a Milano, dov'è in corso l'udienza, Brumana ha ribadito che "lo sanno tutti che il dottor Berlusconi ha tanti ospiti e invitava tante ragazze alle feste".
Nell'udienza di oggi, la penultima dedicata ai testi delle difese, stanno testimoniando anche alcune persone convocate dall'avvocato Giuseppe Tortorelli, difensore di Luca Risso, l'ex fidanzato di Karima El Mahroug. In particolare, sono stati chiamati a deporre alcuni amici o conoscenti di Risso. Uno, ad esempio, ha raccontato, davanti ai giudici della settima penale, che anche prima del cosiddetto 'scandalo Ruby' Risso "era una persona facoltosa e aveva un giro di interessi economici" in locali e discoteche della Liguria. "Sono rimasto sorpreso quando si è trasferito in Messico", ha aggiunto ancora. I pm sospettano che dall'ex premier siano arrivati a Risso e alla sua allora compagna Ruby soldi per aprire attività nel Paese dell'America centrale. Nella prossima udienza del 23 marzo, sempre nell'aula bunker alla periferia sud di Milano, gli ultimi testi delle difese, tra cui un paio che i legali del Cavaliere proveranno a convocare ancora, dopo che non si sono presentati in altre udienze. Luca Risso ha fatto sapere attraverso i suoi legali di essere pronto a rendere dichiarazioni spontanee nel processo milanese che lo vede imputato per riciclaggio. Lo farà nell'udienza del 30 marzo – l'ultima dedicata ai testimoni – quando è prevista la testimonianza anche del suo socio in affari. Risso, da cui Ruby ha avuto una bambina, da tempo vive in Messico e farà rientro in Italia proprio per partecipare all'udienza.
Infine, a maggio la parola passerà ai pm per la requisitoria.
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