Il trasloco del SaloneSatellite, ma soprattutto l’area espositiva dedicata alla sostenibilità, firmata da Mario Cucinella, sono le principali novità della sessantesima edizione del Salone del Mobile presentata oggi, mercoledi 16 marzo, al teatro lirico Giorgio Gaber di Milano, reduce da un recente restauro.
Design Week a giugno che cosa cambia
di
Aurelio Magistà
Torna nella sua formula consueta e conferma le date, dal 7 al 12 giugno, e ovviamente il luogo: la Fiera di Milano a Rho. Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, si è distinta per una presentazione sobria e incentrata sulle informazioni, con una punta di inevitabile retorica (il Salone come epicentro di creatività, Milano come città protagonista mondiale, in questo ampiamente doppiata dal precedente intervento del sindaco Beppe Sala), diciamo la modica e adeguata quantità, considerate le circostanze.
Il SaloneSatellite, sempre guidato da una inossidabile Marva Griffin (su Design di Repubblica, in edicola dal 6 aprile, la intervistiamo sulla nuova edizione), si sposta ai padiglioni 1 e 3, quindi dalla parte opposta, all’inizio del percorso fieristico. Ma, soprattutto, mette in scena un allestimento pensato su misura anche per i non vedenti, argomento sul quale il Satellite insisterà anche a giugno con due talks. Tema dell’appuntamento che da sempre fa scouting di giovani talenti (con Cristina Celestino e Sebastian Herkner a testimoniarlo accanto a Maria Porro) è “Designing for our future selves Sustainability”, ovvero quello di due anni fa, cui occorre dare adeguata visibilità.
L’altra grande novità è quella del progetto di Mario Cucinella, sul palco con parole a tratti anche commoventi anche se pronunciate con quasi sottotono: «Dobbiamo usare la parola sostenibilità con parsimonia: le parole sono importanti e non dobbiamo abusarne», o ancora: «Occorre ritrovare una nuova amicizia con la natura: il peso delle cose costruite dagli esseri umani ha superato quello della massa degli esseri viventi, e questo significa che dobbiamo ripensare profondamente il nostro rapporto con un pianeta che sta esaurendo le sue risorse». In pratica, nei 1.400 metri quadrati a sua disposizione, Cucinella organizza degli spazi polifunzionali (compreso un bar-ristoro) dimostrando come in ciascun contesto si può concretamente alleggerire o eliminare l’impatto ambientale.
"Vi racconto gli anni Settanta per il Salone del Mobile"
di
Emiliano Ponzi
Guest star della presentazione, l’illustratore Emiliano Ponzi, autore dei sei manifesti dedicati ai sessant’anni del Salone e collaboratore di Repubblica (firmerà la copertina di Design di Repubblica di giugno) che ha spiegato sinteticamente come in ciascuna illustrazione ha cercato di cogliere lo spirito del decennio, inserire un richiamo visivo a Milano, dalla Torre Velasca al Duomo, e ha usato solo tre colori, il rosso, il nero e il bianco.
Anche la guerra purtroppo ha avuto il suo momento di attenzione, ma solo per l’annuncio che stato il Salone del Mobile con FederlegnoArredo faranno una donazione al World Food Program, anche coinvolgendo le aziende del design, per soccorrere le persone in difficoltà a causa del conflitto.
Menzione finale per la borsa di studio del Salone del Mobile dedicata all’indimenticato Mario Armellini (con la vedova Armida in sala), presidente e motore per tanti anni del Salone. La borsa di studio premierà ogni anno due studenti, uno italiano e uno straniero, permettendogli di frequentare il Master in Furniture Design del Politecnico di Milano.
(Ha collaborato Claudia Refosco – corso di Moda e Industrie Creative dell’università Iulm – Milano)Original Article
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