Alberto Faccani sposta il suo Magnolia in collina, nell’entroterra romagnolo, e cambia anche progetto di ristorazione. Era il 1 aprile del 2003 quando lo chef decise di aprire il suo ristorante in centro a Cesenatico: una cucina di mare e territorio ma con gli occhi rivolti alle grandi tavole europee e al tipo di fine dining che stava prendendo piede in quegli anni. Un progetto centrato, che gli è valso riconoscimenti importanti sia dal pubblico che dalle guide di settore, come nel caso della Guida Michelin che nel 2015 gli riconobbe una stella, e nel 2018 una seconda. Oggi Faccani, che ha 46 anni e vent’anni di esperienza come ristoratore, ha deciso di fare un cambio di passo. “Da qualche tempo gli spazi del ristorante Magnolia mi stavano stretti, avevo bisogno di pensare più in grande e avere di conseguenza più spazio a disposizione. Siamo in tanti a lavorarci, e in questo luogo ristretto non riesco più a vedere il miglioramento. Ho bisogno di più spazio per il magazzino, per un laboratorio e anche per poter offrire un’esperienza più completa al mio cliente. Il Magnolia mi ha dato tantissimo ma adesso ho bisogno di altro”.
Così il Magnolia cambia sede, e si stabilisce Longiano, in provincia di Forlì-Cesena, in una dimora rurale e prestigiosa, immersa nella natura di un parco secolare, con una piscina e alcune camere in cui soggiornare. E diventa Magnolia in Relais Villa Margherita. “Da lì c’è la visuale sul monte Titano e tutto il Montefeltro – spiega lo chef, che si è impegnato imprenditorialmente in un progetto ampio, comprendente anche la parte di accoglienza e ha di conseguenza formato una squadra di venti persone.
Un cambio di passo anche in cucina. “Ho il mare dentro, voglio sempre sentire la vicinanza del mare, mi da energia e la brezza mi accompagna – dice Faccani che porterà il suo mare in collina con una cucina sempre dedicata al pesce catturato nell’Adriatico, ma introdurrà anche una parte legata alle carni e ai vegetali (coltivati nell’orto del Relais). “Sono già in contatto con i produttori della zona, al momento per esempio sto lavorando su un’idea di un piatto a base di topinambur; invece per quanto riguarda la carne sto collaborando con la Macelleria Zivieri per introdurre nel menu le carni romagnole e stiamo pensando sia agli animali da cortile che quelli cacciati da acquistare interi, e usare in ogni parte, quindi anche interiora e tagli meno nobili”. Importante sarà anche la cantina, sia come struttura poiché avrà sede nelle antiche cantine della villa risalenti al 1500, sia come collezione di vini sempre affidati al collaboratore Andrea Fiorini.
Il nuovo Magnolia aprirà il 1 aprile (“Sono fedele alla data che mi ha portato fortuna”, sorride) e già da quella data gli ospiti potranno godere di una esperienza completa potendo nelle camere della struttura. Mentre l’ultimo servizio nella sede di Cesenatico è previsto per il 26 marzo.
“Un grandissimo grazie va alla città di Cesenatico, dove Magnolia è nato e dove ho avuto la possibilità di mettere a frutto una passione che ho poi trasferito nei miei piatti. Città che non lascerò perché presto anche qui prederà vita un nuovo progetto”. Si chiamerà Veranda, ha anticipato lo chef, e sarà una trattoria di pesce locale concentrata sulla griglia, con l’apertura prevista per l’estate. “Sarà un locale bello e curato in cui trovare piatti di pesce alla griglia e sapori locali come la spoja lorda con le vongole o i passatelli”. Un piede al mare e uno in collina, dunque, per un percorso chiaro di imprenditoria e di cucina incentrati su un racconto sempre più completo del territorio e dei suoi sapori.
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