I facchini dicevano di lavorare a "Mondo sofferenza". Perché quella era la loro vita al servizio di Mondo Convenienza. "Turni massacranti, senza pause nemmeno per un pranzo veloce", paghe "inferiori al dovuto", in "condizioni igieniche paurose". Giornate intere a trasportare e montare mobili senza orari e garanzie, in condizioni di sfruttamento.
Secondo la Procura che ha messo assieme 18 denunce di operai, praticamente tutte identiche una all'altra, nei loro confronti è stato applicato il più classico degli illeciti visti nell'ultimo decennio, ossia quello praticato attraverso una serie di società cooperative aperte e chiuse nel giro di pochissimo.
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