Quanto l'Olanda o il Venezuela. Gli smartphone in un anno producono 146 milioni di tonnellate di gas serra e l'83 per cento deriva dalla fase di costruzione. A sostenerlo è il rapporto Digital Green Evolution di Deloitte che fotografa l'ovvio ma lo fa mettendo i puntini sulle i grazie a cifre e previsioni. Nel 2022 il numero di telefoni in uso nel mondo sarà di 4,5 miliardi di unità e assieme genereranno le 146 milioni di tonnellate di CO2.
Ma il problema maggiore fra le diverse fasi del ciclo di vita di uno smartphone sono, come dicevamo, quelle iniziali: estrazione delle materie prime, processo produttivo, trasporto. Le emissioni generate dall'utilizzo degli smartphone, in particolare dopo il loro primo anno di vita, ammontano invece a "solo" l'11% e sono legate al consumo energetico. Consumo che se si ha un fornitore che usa solo rinnovabili è in realtà pari a zero. Una quota residuale (5%) è poi legata alle attività di recupero e ripristino dei dispositivi utilizzati a fine vita.
Salute
Nei rifiuti elettronici nuovi composti sintetici antiossidanti potenzialmente nocivi
di
Sandro Iannaccone
La scelta da parte dei produttori di utilizzare materiali riciclati potrebbe quindi aiutare molto perché ridurrebbe l'impatto legato all'estrazione dei materiali e in particolare delle terre rare. Il secondo fattore è legato all'efficienza energetica degli impianti di produzione e all'utilizzo di energie rinnovabili per alimentarli. Eppure, sottolinea Deloitte, una riduzione dell'effetto degli smartphone sull'ambiente potrebbe venire soprattutto dal prolungamento della vita media dei dispositivi, che ad oggi è stimata tra i 2 e i 5 anni.
NOI E L'AMBIENTE
Caro smartphone, quanto mi costi
di
Flavia Carlorecchio
Ognuno di noi possiede circa quattro dispositivi e mezzo fra telefoni, computer, tablet, auricolari wireless e orologi smart. Molti di questi apparecchi può funzionare per anni e non serve cambiarli visto anche che le novità sono incrementali e relative di generazione in generazione. Molti produttori negli anni, per aumentare il tasso di ricambio, hanno ad esempio reso gli smartphone sempre meno espandibili e riparabili.
L'inchiesta
Pianeta discarica: ecco dove finiscono i nostri rifiuti
di
Giacomo Talignani
Fortuna che non solo in Italia molte persone sembrano "ritardare" anno dopo anno l'acquisto di nuovi smartphone. Se nel 2016 infatti quasi 2 consumatori su 3 da noi dichiaravano di aver acquistato nell'ultimo anno e mezzo uno smartphone, la percentuale è scesa a poco meno della metà nel 2021. E la stessa tendenza è stata notata anche in Belgio, Olanda, Australia, Germania e Regno Unito.Original Article
Commenti recenti