L'indicibile che ci tocca dire. Credo che una riflessione sul nostro stato d'animo non possa non partire da qui: dalle parole. Guerra nucleare, pandemia, sono solo due delle tante espressioni che non avremmo voluto pronunciare, e che viceversa sono entrate forzatamente nel nostro dizionario comune. E questa migrazione, da elementi rimossi di un immaginario apocalittico a termini concreti di cronaca, è un punto di partenza imprescindibile per sondare il magma emotivo in cui ci dibattiamo, fra rabbia e confusione.
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