ROMA – Non è vero che nella Pubblica Amministrazione non si licenzia. A smentire ogni anno questo luogo comune il report della Funzione Pubblica, che per il 2021 ne attesta 335, di cui 141 connessi a reati e 139 causati da assenze dal servizio ingiustificate, non comunicate nei termini, ma anche per falsa certificazione. Nel complesso, nel 2021 sono stati in totale 11.203 i provvedimenti disciplinari a carico dei dipendenti pubblici, di cui 7.604 si sono conclusi, 2.536 sono ancora in corso e 863 risultano sospesi per procedimento giudiziario.
Tra le sanzioni gravi, oltre ai licenziamenti, ci sono 1.620 sospensioni brevi o lunghe dal servizio. Il numero più alto di provvedimenti è stato registrato nelle aziende sanitarie e ospedaliere con 2.956 casi, seguito poi dai Comuni con 2.501 procedimenti; dalle scuole con 2.266 casi; dai ministeri e agenzie con 2.093 e a seguire tutti gli altri gruppi di amministrazioni.
"Dunque, non è affatto vero che gli statali se la cavano sempre con un buffetto sulla guancia. – rileva il segretario generale della UilPa Sandro Colombi – Anzi, se nella Pubblica Amministrazione si viene sottoposti ad azione disciplinare vi sono molte più possibilità di essere condannati che assolti. Quanto alla gravità delle sanzioni inflitte, le Funzioni Centrali detengono un vero record con il 47% di provvedimenti gravi (sospensione dal servizio o licenziamento) rispetto al totale di quelli adottati".
E tuttavia, fa notare Colombi, i dati mostrano anche come il fenomeno dei "furbetti del cartellino" sia in realtà molto meno diffuso di quanto si pensi, molti allarmi risultano alla fine ingiustificati: "Negli 11 mesi rilevati si contano 139 licenziamenti per assenze ingiustificate o false certificazioni, vale a dire l’1,82% di tutti i procedimenti conclusi. – sottolinea il sindacalista – Ad essi si aggiungono 5 licenziamenti per falsa attestazione della presenza rilevata in flagranza: per intenderci, quelli ripresi dalle telecamere mentre timbrano e poi vanno a fare la spesa. Fanno lo 0,06% dei procedimenti conclusi. Ripetiamo: 5 casi su 3 milioni di dipendenti".
Riguardo ai provvedimenti di sospensione dal servizio, 1.171 dei 1.620, pari al 71%, sono stati causati dall’inosservanza delle disposizioni di servizio, da negligenza, da comportamento non corretto verso superiori, colleghi e utenti, da dichiarazioni non veritiere. Al secondo posto con 191 casi, le sospensioni derivate da assenze dal servizio ingiustificate, non comunicate nei termini e per falsa certificazione.
La Funzione Pubblica ha anche pubblicato il report definitivo sul 2020, che ha avuto alcune difficoltà di rilevazione a causa della pandemia. A fronte di un numero inferiore di procedimenti rispetto al 2021, 9.292, di cui 7.828 conclusi, ci sono state 1.790 sospensioni e 426 licenziamenti.Original Article
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