Domenica di morte per un povero gattino, mascotte del centro storico di Lecce, ucciso a calci da un uomo. Lunedì di indignazione per il sindaco Carlo Salvemini che promette: "la polizia locale lo troverà". Il fatto è successo ieri ed è diventato immediatamente di dominio pubblico grazie alla nitida ripresa, poi diffusa, delle immagini di un impianto privato di videosorveglianza.
Nel video si vede un uomo che stana il gatto e lo fa scappare dal luogo dove si è rifugiato, sotto una automobile parcheggiata in Corte dei Guarini. Poi lo insegue e lo tramortisce con un forte calcio. Il primo di una lunga serie. Lo colpisce a lungo, tirandogli addosso un oggetto che ha in mano e saltandogli sopra con un piede. La violenza è cieca, assoluta. Si ferma solo quando si accorge che il povero animale non si muove più.
Il gatto aveva un nome. Sia pur randagio era coccolato dai residenti che lo chiamavano affettuosamente Pierluigi. Era curato e ben nutrito. Non si comprende perché questo sconosciuto, che non sapeva sicuramente di essere ripreso, abbia infierito così sul povero animale. Ora gli animalisti annunciano denunce ma è il primo cittadino, Carlo Salvemini, a prendere una posizione nettissima: "Sono come tutti impressionato, sdegnato, avvilito dalla violenza delle immagini di videosorveglianza che mostrano l'uccisione gratuita, immotivata, crudele, di un gatto nel nostro centro storico. Atti così brutali – continua – non appartengono alla comunità leccese, rispettosa degli animali e dell'ambiente, ricca di un tessuto associativo che in collaborazione con il Comune e la Asl assicura assistenza e cura ai felini liberi sul territorio".
Il sindaco si dice certo che la polizia locale, incaricata delle indagini, proprio grazie a quelle immagini potrà presto identificare l'autore di questo inqualificabile atto "e fare in modo – conclude – che possa essere chiamato alle sue responsabilità".
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