C’è una matrice sovietica anche nell’operazione di russificazione che Putin sta avviando nelle città ucraine occupate tra il Donbass e il Mar Nero. Sin dai tempi di Stalin intere comunità sono state spostate da un capo all’altro dell’Urss, seguendo criteri etnici che coincidevano con idee politiche: i cosacchi rimasti fedeli allo Zar finivano in Siberia; quelli schierati con l’Armata Rossa invece ottenevano terre fertili sul Don.

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