La colazione? Solo un espresso ordinato al bar, così è per il 50 per cento degli italiani.
Questo è uno dei dati, ma ovviamente non il solo, da cui parte il libro Italian Breakfast di elBulli Foundation, centro voluto dallo chef Ferran Adrià per comprendere, studiare, sperimentare la cultura del cibo (Phaidon, 125 euro, www.phaidon.com). Ma dietro quel caffè al bancone si nasconde un mondo, la ritualità, la certezza scaramantica di poter iniziare la giornata a modo proprio. Quello che è in realtà il pasto per eccellenza della giornata – colazione da re, pranzo da principe, cena da povero, recita il saggio e sano proverbio ormai confermato anche dalla ricerca medica – ha nel nostro Paese molte sfumature.
Ci sono le infinite possibilità dei dolci regionali, maritozzi, brioche col tuppo, pasticciotti, sfogliatelle ricce o frolle.
Ma anche il salato vuole (o vorrebbe) la sua parte: come non apprezzare, una volta superata la diffidenza iniziale, un cremoso cappuccino con la focaccia genovese, il caffellatte con lo gnocco fritto emiliano, o il ciaccino prosciutto e formaggio senese con un caffè americano?
Anche l’osservatorio di Just Eat, piattaforma di consegne a domicilio che mette in contatto ristoratori e clienti (www.justeat.it), ha registrato nel 2021 dei cambiamenti. Un aumento del 71 per cento di ordini di colazioni rispetto al 2020 e un +8 per cento di ristoranti che offrono la colazione. I piatti più ordinati sono decisamente #teamcolazionedolce (in testa infatti cappuccino, cornetto al cioccolato, cornetto vuoto, succo di frutta, cornetto al pistacchio, caffè, brioche alla crema…), ma comunque al decimo posto troviamo la pizza margherita al trancio.
Davide Longoni, titolare di Panificio Longoni, con diverse botteghe a Milano (www.davidelongoni.com), conferma che gli ultimi due anni sono stati in un certo modo rivoluzionari: «lo stile di vita, ora con orari più flessibili, è mutato e in città i panifici hanno reagito velocemente e in modo propositivo. Mentre i bar mi sembrano appiattiti, realtà come Crosta, Le Polveri, Tone hanno sperimentato negli impasti, nella caffetteria, negli spazi. La colazione non è più solo una cosa da consumare veloce al bancone. Da noi, per esempio, si può fare seduti in giardino, in relax, scegliendo anche pane e marmellata. E il fatto che gli orari siano dilatati favorisce la scelta anche di preparazioni salate. Trattiamo poi il caffè come il nostro pane, studiandone varietà, origine, modo di estrarlo. Tra l’altro nel nostro nuovo spazio, nel Mercato Centrale di Stazione Centrale, avremo quello di Forno Brisa, realtà bolognese con torrefazione interna».Original Article
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