Mentre ascoltavo la scintillante esecuzione di Turandot (12 marzo, sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica di Roma) ho avuto un pensiero che non condivido: davanti a una interpretazione di tale livello di un'opera lirica in forma di concerto, ho pensato che di scenografie, costumi, azioni sceniche si può anche fare a meno, alla loro mancanza supplisce la musica.

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