ROMA – Cresce il pressing della politica sul governo perché agisca sul fronte non solo del caro bollette, ma anche del caro benzina. Si chiedono prezzi calmierati alla pompa, scontrini parlanti, price-cap, taglio di Iva e accise. O uno sconto sul modello francese: 15 centesimi in meno al litro per quattro mesi, dal primo aprile. Palazzo Chigi prende tempo, il ministero dell'Economia fa i conti e non sono leggeri: il gettito da accise sui prodotti energetici (benzina e gasolio) vale 2 miliardi al mese.
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