Se le parole hanno un peso, le dichiarazioni del ministro Cingolani sull’aumento “ingiustificato del prezzo dei carburanti, spirale speculativa su cui guadagnano in pochi, senza alcuna motivazione tecnica”, sono di una precisione e insieme di una gravità inaudita. Non sono i rumors dei social, è il governo, per bocca di un suo ministro, che attribuisce a pochi speculatori il fortissimo rincaro dei carburanti e delle bollette.

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