A volte per parlare del presente c’è bisogno di una bella metafora. Di solito viene in aiuto la fantascienza. Qui, invece, i ciclopi. Beninteso, non quelli omerici, bensì persone normali: individui moderni ma con un occhio solo e per questo martoriati nei secoli. Per ovvi motivi, detestano Ulisse. Oggi che i diritti se li sono conquistati, devono ancora fare i conti con pregiudizi e discriminazione.
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