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Ferrari Forever, in mostra la storia del Cavallino

ROMA – Si chiama “Ferrari Forever” la mostra inaugurata al Museo Enzo Ferrari di Modena per celebrare i 75 anni di storia della casa di Maranello. Un’occasione unica per approfondire gli aspetti di un luogo solitamente escluso al pubblico come il Dipartimento Ferrari Classiche, il cui obiettivo dal 2006 è quello di offrire ai proprietari un servizio esclusivo a tutela del patrimonio che le automobili classiche rappresentano.

In programma fino al 17 febbraio del 2023, l’esposizione racconta i servizi come la Certificazione di Autenticità riservata a tutte le Ferrari stradali con oltre 20 anni di vita, alle sportscar e a tutti i prototipi. Un servizio unico e di grande importanza per il proprietario, che solo con Ferrari Classiche può ottenere un documento ufficiale che attesta la piena autenticità della propria automobile.

I visitatori verranno accompagnati attraverso le suggestive attività di manutenzione e restauro che Ferrari Classiche cura direttamente in officina. Un’opera resa possibile grazie all’accesso al reparto fonderia e alle macchine utensili che all’epoca avevano prodotto i pezzi originali, e grazie soprattutto al lavoro di tecnici altamente specializzati

In mostra anche l’Archivio storico, dove sono gelosamente custodite le schede di montaggio di tutte le automobili prodotte a partire dal 1947, attraverso cui i Ferrari è in grado di stabilire inequivocabilmente la conformità al progetto originario.

E le auto vere proprie? Ci saranno anche loro, nel dettaglio 15 vetture tutte certificate e alcune anche restaurate dal Dipartimento stesso. Veri capolavori come la 250 GT Competizione Tour de France del ’56, uno splendido esercizio di Sergio Scaglietti. Nell’atelier della omonima Carrozzeria venivano realizzate da maestri battilastra le sportive più affascinanti e vittoriose della marchio. Il palmares del modello in mostra è tra i più prestigiosi della storia automobilistica sportiva, con il maggior numero di vittorie nella Classe GT.

Altro esempio è la 250 GT Cabriolet del ’59, esemplare realizzato in piccola serie da Pinin Farina per i sofisticati clienti che amavano frequentare i luoghi più esclusivi della Cote d’Azur e della California. Tempi in cui chi poteva permetterselo preferiva guidare una Ferrari granturismo aperta, elegante, dalle linee equilibrate e con un elevato comfort di guida. Tempi in cui si producevano auto di rara bellezza. (f.p.)

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