MILANO – L’Europa interpreta un ruolo sempre più centrale nell’opposizione alla forza online delle Big Tech americane. La Commissione Ue ha aperto un’indagine nei confronti di Alphabet e Meta, le società cui fanno capo rispettivamente Google e Facebook, per un presunto accordo mirato a limitare la concorrenza nella pubblicità online. Un patto di non belligeranza che permetterebbe loro di massimizzare i profitti, arrecando danni agli editori che «fanno affidamento sulle inserzioni online per finanziare i contenuti per i consumatori», ha ricordato Margrethe Vestager, numero uno dell’Antitrust europeo.
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