Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha proposto al primo ministro israeliano Naftali Bennett di tenere i colloqui tra Russia e Ucraina a Gerusalemme. Secondo il quotidiano The Jerusalem Post, Zelensky spera in una influenza positiva di Bennett sui colloqui e ritiene che Israele possa garantire la sicurezza della delegazione ucraina.
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Durante il colloquio con il premier israeliano, il presidente ucraino ha aggiunto che non è giusto avere questi colloqui in Russia o Bielorussia riferendosi ai colloqui tra i due leader. "Gli ho detto che Israele, Gerusalemme in particolare, potrebbe essere il posto giusto", ha speigato Zelensky in un video pubblicato sul suo canale Telegram.
di
Meir Ouziel
L’idea di considerare Gerusalemme come luogo per lo svolgimento dei negoziati era già stata avanzata lo scorso 7 marzo. L’ambasciatore ucraino in Israele, Yevgen Kornichuk, ha fatto sapere che il governo stava considerando Gerusalemme per lo svolgimento dei colloqui tra le due delegazioni. Kornichuk ha poi ringraziato il premier Naftali Bennett e il suo governo per gli sforzi di mediazione.
La scorsa settimana Bennett è andato a Mosca per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin, e cercare la mediazione. Il colloquio, durato circa tre ore, è stato il primo incontro tra Putin e un leader straniero dall’inizio del conflitto in Ucraina.
dalla nostra inviata
Rosalba Castelletti
Oggi il consigliere ucraino Mykhailo Podolyak e un funzionario israeliano hanno respinto un rapporto dei media, circolato ieri, secondo cui Bennett avrebbe esortato l’Ucraina a cedere davanti alle richieste russe. La notizia era stata diffusa da una fonte anonima di Kiev, secondo cui la proposta di Bennett era quella di arrendersi.
L’ufficio di Bennett ha subito smentito la notizia spiegando che la conversazione tra i due leader era avvenuta su “una linea privata” e che “quella non era la posizione di Israele”. Mentre oggi Podolyak ha scritto su Twitter: “Israele, proprio come altri Paesi intermediari, non offre all’Ucraina di accettare qualsiasi richiesta della Federazione russa. Questo è impossibile per ragioni militari e politiche. Al contrario, esorta la Russia a valutare gli eventi in modo più adeguato”.Original Article
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