In primo e secondo grado di giudizio, è stato inquadrato come un pezzo della "divinità bifronte" che da Reggio Calabria governa le grandi strategie della 'Ndrangheta, ma adesso – ha ordinato la Cassazione – per l'avvocato Giorgio De Stefano, il processo è da rifare. E lui, ha già lasciato i domiciliari ottenuti a settembre, dopo sei anni di cella.
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