TORINO – L’inevitabile strada verso l’elettrificazione è stata intrapresa anche dalla Jeep, che ha mosso i primi passi in questa direzione con la tecnologia ibrida plug-in. In attesa del primo modello completamente elettrico all’inizio del 2023, il marchio amplia la sua offerta con Renegade e Compass e-Hybrid. La propulsione ibrida tradizionale rappresenta la più logica alternativa per chi non vuole o non può dipendere dal cavo di collegamento alla rete sfruttando comunque i benefici di un supporto in termini di energia elettrica. Ed ecco dunque la proposta della Jeep, imperniata su un motore turbo a quattro cilindri di 1,5 litri e 130 cv di potenza abbinato a un motore elettrico da 15 kW (20 Cv). Il propulsore elettrico utilizza una rete a 48 Volt ed è sistemato all’interno di un cambio a doppia frizione a 7 marce.
In soldoni, e come su tutti i veicoli ibridi, l’apporto del motore ad energia supporta il lavoro di quello tradizionale in molte fasi, cominciando dall’avvio in modalità completamente elettrica. La sua presenza dovrebbe garantire, secondo quanto dichiarato, un risparmio di carburante (e quindi di emissioni di CO2) sino al 15% del totale. Il sistema di gestione garantisce il recupero dell’energia che viene immagazzinata nelle fasi di frenata e decelerazione. La modalità elettrica può inoltre essere richiamata nelle fasi di parcheggio.
Alla guida, la Renegade e-Hybrid ha un comportamento del tutto simile alle sorelle di impostazione tradizionale. Come sulla Compass, la trazione è sulle ruote anteriori. Il motore termico è spento all’avvio per riavviarsi non appena si richiede più spinta in fase di rilancio. Il sistema gestisce automaticamente gli ulteriori spegnimenti del 4 cilindri a benzina quando si entra in fase di rilascio dell’acceleratore. Il cambio agisce in modalità automatica, pur se si può usare anche come un manuale.
Da segnalare, per la Renegade, l’offerta della versione Upload, contraddistinta da un colore grigioverde metallizzato e da interni realizzati con ampio utilizzo di materiali riciclati. A bordo è stato aggiornato il sistema multimediale Uconnect, oltre alla dotazione dei dispositivi di sicurezza e aiuto alla guida. Sulla Compass questo ha permesso di arrivare al secondo livello di guida autonoma utilizzando il controllo di velocità adattivo che segue automaticamente la corsia di marcia utilizzata.
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