Ancora bombe su Mariupol dopo l'attacco all'ospedale pediatrico. Dopo l'allerta sul possibile impiego di armi chimiche da parte dell'esercito di Mosca, è ancora alto l'allarme sulle centrali nucleari, con l'azienda di Stato ucraina che ha smentito il ripristino dell'alimentazione elettrica a Chernobyl. L'Ucraina ha anche annunciato che un istituto di ricerca nucleare è stato colpito a Kharkiv, per il ministero dell'Interno "alcune apparecchiature potrebbero rilasciare radiazioni se venissero danneggiate". L'Aiea preannuncia "ispezioni fisiche nelle centrali nucleari".
Nella giornata di giovedi si è concluso senza alcun progresso il colloquio in Turchia tra i due ministri degli Esteri russo e ucraino Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba. Dopo il bombardamento che ha colpito un ospedale pediatrico a Mariupol diversi quartieri sono in mano ai russi, che ammettono l'uso di armi termobariche. Putin assicura: "Manterremo gli impegni sull'export di petrolio e gas" anche se accusa l'Occidente di avere scatenato "una guerra economica"
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- Gli scenari – Quanto può durare la guerra?
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DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | PODCAST: LA GIORNATA
00.38 La Russia chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le "attività biologiche militari americane in Ucraina". Lo afferma Dmitry Polyanskiy, della missione permanente russa all'Onu.
00.23 Facebook cambia norme, sì a incitamento violenza contro invasori
Facebook allenta le sue regole e consente agli amici in alcuni Paesi di parlare e di incitare la violenza contro gli "invasori russi". Lo annunciano i responsabili del social media. "In seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia consentiremo in via temporanea alcune forme di espressione politica che altrimenti violerebbero le nostre politiche", afferma Facebook, precisando che fra le espressione consentite c'è la "morte degli invasori russi", ma anche quella del presidente Vladimir Putin e del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
00.20 Zelensky, stiamo affrontando uno stato terrorista
"Il mondo deve sapere. Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista": è l'atto di accusa contro Mosca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'ultimo video divulgato sui social in cui parla della disperata situazione di Mariupol. "Qualunque cosa succeda cercheremo di assicurare tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno", afferma Zelensky.
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