Il "gioco" è piuttosto classico tra i procacciatori di contratti di energia elettrica. "Mi manda l'amministratore, signora, mi apre?", dicono per farsi largo nei condomini e proporre contratti di luce e gas. Un gioco che adesso, con i vertiginosi rincari delle bollette, fa leva ancor di più sulle false promesse di sconti mirabolanti.
Il giovane lavoratore "a provvigione" di 22 anni che lunedi si è presentato a casa di una donna che abita in corso Re Umberto, però, non pensava che la sua bugia gli sarebbe costata una denuncia per violazione di domicilio. Il procacciatore, infatti, con quella bugia ha convinto la donna ad aprirgli la porta e si è infilato in casa sua per convincerla a stipulare un nuovo contratto.
L'intervento della polizia del commissariato San Secondo nasce in realtà dalla segnalazione di altri condomini del palazzo, disturbati da una squadra di procacciatori che, lunedì mattina, aveva scelto quel condominio per chiudere qualche affare. "Sono molesti", dice l'inquilino che avvisa la polizia: quando la pattugli arriva sul posto trova ancora il gruppo di procacciatori all'opera.
Raccogliendo le testimonianze dei condomini emerge la vicenda di una signora contattata da uno dei giovani che si era spacciato per dipendente di una società di servizi energetici e le aveva offerto una riduzione di contratto, dicendole di essere stato inviato dall’amministratore di condominio.
In realtà la donna era stata indotta a firmare un nuovo contratto e il suo interlocutore non era un dipendente di una società erogatrice di energia, bensì di una ditta procacciatrice di contratti. Visto che il giovane si è introdotto in casa sua con l'inganno è stato identificato e denunciato.
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