Categories: Prima pagina

Non c’è abbastanza acqua per i gorilla di montagna

I gorilla di montagna hanno sete. Ne avranno sempre di più a causa del riscaldamento globale. E questo potrebbe mettere a rischio la loro esistenza. Sono i risultati di uno studio del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology che avvertono che la situazione, nel prossimo futuro, potrebbe diventare drammatica.
L'acqua è un elemento vitale fondamentale, serve come mediatore per molte reazioni biochimiche, trasporta i metaboliti e le sostanze di rifiuto, lubrifica, assorbe e soprattutto è un importante agente della termoregolazione. Mantenere un bilancio idrico è fondamentale per la crescita, la riproduzione e la sopravvivenza. Ma le necessità possono variare a seconda delle condizioni climatiche, della dieta e del tipo di vita.

Lo studio

L'estate durerà fino a 21 giorni in più con l'aumento delle temperature di 1,5-2 °C

di

Mariella Bussolati


Purtroppo gli scienziati considerano che oltre il 22% dei primati diventerà vittima della siccità. Si prevede che i loro habitat possano scaldarsi del 10% in più rispetto al resto del Pianeta e l'86% delle specie che si troverà in luoghi dove la temperatura sarà cresciuta di 3 gradi entro il 2050. In questo scenario i gorilla di montagna – di cui sono rimaste solo due popolazioni, una che abita i monti Virunga, sul confine tra Rwanda, Uganda e Congo, e l'altra nel parco nazionale di Bwindi, in Uganda – sono ancora più in pericolo. Sono già stati inseriti da anni nella lista delle specie in percolo di estinzione dalla Iucn e sono costantemente minacciati dal bracconaggio e dalla distruzione dei loro territori. Mostrano i segni dell'impatto dell'aumento del caldo e degli eventi meteorologici estremi. Ormai ne sono rimasti solo mille esemplari.
Le aree in cui vivono i gorilla di montagna sono caratterizzate da due stagioni delle piogge, una tra marzo e maggio, l'altra tra settembre e novembre, con poche variazioni stagionali della temperatura, già cresciuta di circa 2,1 gradi negli ultimi 50 anni e destinata a crescedere di altri 1-2,5 gradi entro il 2050. Le precipitazioni, poi, sono diventate meno stagionali e più abbondati e sono aumentati i periodi di siccità.
Il rapporto

L'Ipcc spiega come il riscaldamento globale impatta sulla nostra vita. "Effetti irreversibili se non agiamo"

di

Mariella Bussolati


In generale i gorilla riescono a ottenere sufficienti quantità di acqua dalla vegetazione di cui si cibano, che può contenerne fino al 90%. Con l'aumento delle temperature però hanno bisogno di assumere più acqua, per compensare le perdite dovute alla traspirazione, che li aiuta a mantenere costante la temperatura corporea. Se si considera che per la siccità anche il cibo è più disidratato, gli animali hanno una crescente necessità di bere. E quando questo non è possibile è stato già osservato un aumento della mortalità.
I ricercatori hanno analizzato il comportamento dei gorilla, osservando la frequenza con cui bevevano a seconda delle temperature registrate tra il 2010 e il 2020. Gli esemplari dei Virunga bevono poco e mangiano molta frutta, quelli di Bwindi invece fanno più ricorso all'acqua. È stato notato che entrambi, quando c'è più caldo, bevono di più, ovvero il 35 e il 46% rispettivamente, il che dimostra che questo comportamento è indispensabile nel caso di stress da termoregolazione. Questo avviene indipendentemente da quanta pioggia cada, dunque l'umidità dell'aria non modifica le loro necessità. Nel tempo dello studio, inoltre, l'esigenza è via via cresciuta.
Siccità

Al Nord non piove più e il Po torna in secca come a Ferragosto

di

Federica Cravero


Il vantaggio dei gorilla dei Virunga di non dipendere da corsi d'acqua è per altro relativo. A causa di limiti della digestione infatti, non è possibile assumere tutta l'acqua di cui si ha bisogno solo mangiando. I risultati della ricerca suggeriscono dunque che nel futuro questi animali potrebbero non riuscire più a mantenere il loro equilibrio. Le fonti d'acqua stanno diminuendo a causa dell'aridità, spesso vengono deviate per esigenze umane. C'è anche il problema della contaminazione da parassiti, che con l'aumento delle temperature inquinano sempre di più le acque.
Biodiversità

Se spariscono i primati, con i loro i parassiti, si rischia un'estinzione a cascata

di

Simone Valesini


Le conseguenze potrebbero essere fatali anche perché le regioni in cui i gorilla vivono sono abbastanza limitate e, a causa del loro comportamento, non tendono a migrare. Il paradiso in cui vivevano potrebbe dunque trasformarsi in una trappola.Original Article

Notizie & Giornali

Share
Published by
Notizie & Giornali

Recent Posts

Non è “solo” un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei disturbi più diffusi al mondo – La Nazione

Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…

2 mesi ago

Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono con toxoplasmosi – Corriere della Sera

Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…

2 mesi ago

Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare – Corriere della Sera

Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…

2 mesi ago

Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire – Corriere della Sera

Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…

2 mesi ago

DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO – Tuttobiciweb

DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…

2 mesi ago

LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! – OA Sport

LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…

2 mesi ago