Incriminare Putin per i bombardamenti sugli ospedali e la strage dei civili e dei bambini nelle città dell'Ucraina. È l'appello che lanciano i Radicali con una petizione online e con banchetti per la raccolta firme nelle piazze di Roma, Torino e Milano. "Nei giorni scorsi vi sono state importanti prese di posizione a favore dell'apertura di un procedimento per crimini di guerra e crimini contro l'umanità da parte della Corte penale internazionale dell'Aja, rispetto a quanto sta accadendo ogni giorno in Ucraina", ricordano in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani, e Giulio Manfredi dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta.
Nei giorni scorsi si è tenuta all'Aja la prima udienza del ricorso presentato dall'Ucraina contro le motivazioni della Russia per l'invasione del Paese, ma i delegati di Putin non si sono presentati. "Ieri – ricordano i Radicali – vi sono state le prese di posizione inequivocabili della vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris e della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. L'esperienza radicale acquisita da oltre vent'anni con la campagna per l'incriminazione di Milosevic ci insegna che la pressione di alcuni leader politici non basta, deve essere accompagnata dalla mobilitazione dei cittadini, delle associazioni, dei partiti".
Motivo per cui con la petizione "Putin all'Aja", pubblicato sul sito Radicali.it, il partito punta a raccogliere migliaia di firme già questo fine settimane. "Sollecitiamo tutte le forze politiche, dal Pd di Enrico Letta, a cui riconosciamo di avere una posizione chiara e ferma sull'Ucraina, ad aderire alla nostra iniziativa, a farla propria", l'appello dei Radicali.
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