Si sono calate nei panni degli investigatori per riuscire a ritrovare quello che gli era stato rubato e a rintracciare i responsabili. Sono mamma e figlia, vivono a Torino e l’8 marzo, mentre la madre scende in strada per prendere l’auto parcheggiata in corso Matteotti, si accorge che un uomo gliela sta rubando con dentro la borsa, i documenti e le carte di credito. Il ladro non perde tempo e, prima che la proprietaria del conto riesca a bloccare le carte di credito, esegue sette pagamenti, in altrettanti negozi del quartiere Santa Rita, tutti per cifre piccole che gli consentono di "strisciare" senza dover inserire il pin.
La donna però se ne accorge perché i movimenti della sua carta sono collegati a un sistema di alert sul cellulare e vede gli indirizzi dei negozi dove è usata. Corre in zona e ritrova la sua macchina parcheggiata in via Mombasiglio. La figlia, intanto, collabora alle indagini contattando i negozianti per cercare di identificare chi ha usato la carta di credito della madre. Un tabaccaio di via Tripoli si ricorda di un uomo e di una donna che poco prima hanno fatto acquisti pagando con un bancomat e mostra le immagini di videosorveglianza del locale prima alla ragazza e poi alla madre.
Così la donna è in grado di riconoscere per strada l’autore del furto: chiama il 112 e quando arriva una pattuglia del commissariato San Secondo, lo indica alla polizia. L’uomo, un italiano di 56 anni, è stato denunciato per indebito utilizzo delle carte di credito e per furto aggravato; la sua complice, una donna di 37 anni, è stata denunciata per l’uso delle carte, ritrovate poi in un bidone dell’immondizia.
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