Mani, piedi, corpi, cervelli d'esportazione. Non sbarcano più a Ellis Island, i nostri emigranti, ma atterrano direttamente a Los Angeles, San Francisco, Dallas, New York, Boston. Non partono per lavoro, non in senso stretto, ma per sport. Hanno nomi importanti, si chiamano Gardini, Bosetti, Meoni, Binelli, figli d'arte che hanno scelto l'America, che l'hanno voluta e conquistata sul campo (di volley o di basket), ma anche con carriere universitarie esemplari.
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