MILANO – Atlantia, la holding di partecipazioni infrastrutturali che fa capo alla famiglia Benetton ed è nota per possedere Autostrade per l'Italia, della quale si attende solo la cessione definitiva a Cdp e fondi, ha chiuso il 2021 in perdita per 544 milioni di euro, dopo aver registrato svalutazioni per 0,8 miliardi, dimezzando il rosso di 1,18 miliardi del 2020. L'esercizio, si legge in una nota, ha registrato ricavi in crescita del 22% a 6,4 miliardi e un ebitda salito di un miliardo di euro, a quota 4 miliardi (+31%), beneficiando soprattutto dell'andamento del traffico autostradale (+21%). L'indebitamento finanziario netto si attesta a fine 2021 a 30 miliardi, in riduzione di 3,8 miliardi, mentre gli investimenti sono stati pari a 1 miliardo (+14%).
A beneficio degli azionisti torna il dividendo, con una proposta all'assemblea di 0,74 euro per azione.
Il 2021, segnato dalla cessione di Autostrade per l'Italia, "è stato un anno di profonda trasformazione per Atlantia, connotato da scelte strategiche e da una significativa revisione delle attività e degli obbiettivi di medio lungo termine del gruppo", sottolinea la nota. "Il percorso realizzato – si legge ancora – ha posto le basi valoriali, di business e organizzative per la nascita di una nuova Atlantia, così come presentato nelle linee guida di sviluppo di giugno 2021".
L'esercizio appena concluso ha visto il traffico autostradale crescere del 21% sul 2020, riportandosi vicino ai livelli pre-covd (-4% 2019), e quello aeroportuale salire del 28% (pur permanendo del 68% al di sotto dei livelli 2019). La capogruppo Atlantia Spa, che pagherà il dividendo, ha chiuso l'esercizio con un utile di 1,2 miliardi di euro dovuto principalmente alla plusvalenza da cessione per il 49% di Telepass per oltre 1 miliardo di euro.
Guardando al futuro, la holding si attende, nel periodo 2022-2024, risultati in "miglioramento" sul 2021 "sulla base della stima di un traffico in crescita" e "con recupero rispetto alla situazione" pre-Covid. In particolare, il traffico autostradale è atteso in crescita del 5% medio annuo rispetto al 2021 e quello aeroportuale in forte recupero con un ritorno ai livelli del 2019 nel 2025. Nel periodo, si legge in una nota, il gruppo Atlantia prevede di investire 5,1 miliardi supportati da ricavi ed ebitda in crescita rispettivamente a 7,7 miliardi e 5,1 miliardi al 2024.
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