Dalle 11 e 22 di ieri la centrale di Chernobyl non è solo senza strada, ferrovia, internet, telefono, né monitoraggio delle radiazioni. È anche senza elettricità. Per i 90 tecnici che ci lavorano dall'inizio della guerra, il 24 febbraio, è un disagio in più. Ma per il combustibile nucleare esausto in decantazione nelle piscine della centrale è un pericolo.
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