Ad Acapulco, appena due settimane fa, la sconfitta nel doppio gli aveva letteralmente fatto perdere la testa tanto da colpire a racchettate la sedia del giudice Alessandro Germani. Ora, alla vigilia del primo Masters 1000 stagionale, quello di Indian Wells, il numero 3 del mondo Alexander Zverev fa mea culpa: "E' stato probabilmente il momento peggiore della mia vita e allo stesso tempo l'errore più grande della mia carriera di tennista, il modo in cui mi sono comportato e quello che ho fatto – ha ammesso – Mi sono scusato. So che anche scusarmi non è abbastanza per il modo in cui mi sono comportato. È stato imbarazzante per me; è ancora imbarazzante entrare negli spogliatoi e non è una bella sensazione. Ma capita a tutti di sbagliare".
"Spero che la gente mi perdoni, non capiterà più"
Quella reazione spropositata gli è valsa una sanzione di 8 settimane di squalifica e ulteriori 25.000 dollari di multa per il "pessimo comportamento". La pena, però, è sospesa: sarà revocata se il vincitore delle ultime Nitto ATP Finals non incorrerà in un'ulteriore violazione del codice di comportamento nei prossimi 12 mesi: un "periodo di prova" che scadrà il 22 febbraio 2023. "Anch'io sono un essere umano. E vi posso garantire che non agirò mai più in questo modo nella mia vita, nella mia carriera – ha ammesso Zverev -. E' stato sicuramente il momento peggiore della mia vita, della mia carriera in generale. Spero che la gente possa in qualche modo perdonarmi e possa capire che c'è molta pressione mentale su di noi. Ci succedono cose che vanno oltre quello che la gente vede succedere in campo. Ripeto, anche noi siamo esseri umani".

Commenti recenti