"Emergenza”. È stata la parola-chiave dell’intervento di Mario Draghi alla Camera ieri. Il presidente del Consiglio, uomo pacato che non ama l’iperbole, l’ha usata non meno di sette volte, in contesti diversi, per sottolineare la natura poliedrica della tragedia ucraina.
Siamo di fronte ad una crisi geopolitica, umanitaria ed economica che è arrivata proprio quando la grande nube nera degli ultimi due anni – la crisi sanitaria del Covid – stava dissipandosi.
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