Categories: Prima pagina

È davvero possibile piantare 6,6 milioni di alberi in Italia entro il 2024?

Entro il 2024 l'Italia dovrà piantare almeno 6,6 milioni di alberi, creando 6.6oo ettari di foreste urbane in 14 città metropolitane. Una superficie pari a oltre 9 mila campi da calcio, con un albero piantato ogni nove cittadini residenti nel nostro Paese. L'obiettivo, promesso all'Unione europea con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento atmosferico e della perdita di biodiversità.
Ma la strategia del governo per raggiungere questo traguardo ha una serie di punti deboli e i 330 milioni di euro messi a disposizione sembrano essere insufficienti.

Il piano del Mite

Lo scorso 30 novembre il Ministero della Transizione ecologica (Mite) ha approvato il Piano di forestazione urbana ed extraurbana, basato sul principio dell'"albero giusto al posto giusto": ogni albero piantato, scrive il piano, dovrà essere "coerente con le caratteristiche biogeografiche ed ecologiche dei luoghi", evitando specie che, tra le altre cose, possono causare allergie nella popolazione. Il piano non prevede interventi solo sui territori urbani, ma anche nelle zone limitrofe alla città ed extraurbane, e su aree "agricole intensive" o "recentemente incendiate".
Inoltre, tra le mille piante per ettaro da piantare potranno essere considerati, oltre agli alberi, anche gli arbusti sempreverdi. Entro la fine di quest'anno andranno già piantati almeno 1,6 milioni di alberi e arbusti. L'avviso pubblico del Mite con i dettagli dei finanziamenti sarà pubblicato entro marzo e ogni città metropolitana dovrà presentare almeno cinque proposte progettuali, per la forestazione di almeno 150 ettari.

Le idee

"Contro il cambio climatico piantare miliardi di alberi senza un progetto preciso può essere un danno"

di

Francesco Sottile*


Pochi soldi

Prima di valutare la fattibilità del piano, è necessario chiedersi se siano soldi ben spesi oppure no. "I 6 milioni di alberi promessi in più non spostano praticamente nulla a livello di capacità di mitigazione del cambiamento climatico", ha spiegato a Green&Blue Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in Gestione e pianificazione forestale all'Università Statale di Milano. "Ma nelle zone urbane gli alberi possono essere un'utile misura di adattamento, per limitare le ondate di calore, assorbire le piogge o contenere l'inquinamento atmosferico".
Secondo alcuni esperti, i 50 euro messi a disposizione per ogni albero sono comunque insufficienti. "Questa cifra è compatibile con l'impianto di piantine alte al massimo un metro e mezzo, non di alberi già formati", ha spiegato a Green&Blue Francesco Ferrini, professore di Arboricoltura all'Università degli studi di Firenze.

Verde pubblico

L'algoritmo che conosce e aiuta a curare tutti gli alberi di Rimini

di

Fabio Marzano


Poche piante

Non solo i soldi rischiano di essere insufficienti. Ad oggi gli alberi prodotti in Italia nei vivai, da dove verranno quelli per le aree urbane, non sono in grado di soddisfare il traguardo degli oltre 6 milioni di alberi piantati nel giro di tre anni. "È stato fatto un grosso progetto senza sentire chi può fornire le piante", ha commentato Ferrini. Un rapporto sullo stato di attuazione del Pnrr, pubblicato dal Mite a fine dicembre 2021, ha riconosciuto che resta ancora la necessità di "svolgere un approfondimento per confermare la completa disponibilità di piante e sementi rispetto al target di piante da mettere a dimora".

Emergenza clima

Le città non si adattano abbastanza in fretta al cambiamento climatico

di

John Rennie Short*


I problemi di sicurezza

Secondo il piano, le risorse messe a disposizione dovranno inoltre bastare anche per monitorare la gestione e la cura degli alberi piantati, "per almeno sette anni successivi alla realizzazione del rimboschimento". Questo rende ancora più corta la coperta dei finanziamenti.
"Le foreste urbane presentano problemi di sicurezza, per esempio quelli relativi alla stabilità delle piante, che vanno continuamente monitorate", ha spiegato a Green&Blue Maria Cantiani, professoressa di Ecologia forestale all'Università di Trento. "L'impressione è che le risorse stanziate dal piano si concentrino sull'acquisto e la piantagione, e non sulle fasi successive".

La carenza di spazi

Grande attenzione andrà poi messa a dove saranno piantati gli alberi: anche qui non mancano le incognite. In primo luogo, bisognerà verificare la reale disponibilità di spazi in città e nelle zone limitrofe. In secondo luogo, sarà fondamentale, nei progetti proposti dalle città metropolitane, valorizzare gli spazi che già ci sono e che potranno essere usati per rispettare la promessa del Pnrr.
"Il posto preciso dove mettiamo un albero fa una grande differenza: per esempio, l'assorbimento degli inquinanti funziona entro poche decine di metri da dove sono prodotti", ha evidenziato Vacchiano a Green&Blue.

I tempi stretti

Oltre alla reale capacità dei comuni coinvolti di presentare progetti e di concretizzarli, non bisogna sottovalutare i giorni che effettivamente si hanno a disposizione per piantare gli alberi.
"Se tutto andrà bene, avremo a disposizione un centinaio di giorni all'anno per piantare le piante, tra metà ottobre e metà aprile, togliendo i festivi e i giorni di eccessivo maltempo", ha sottolineato Ferrini a Green&Blue. E ogni giorno che passa, il tempo a disposizione per raggiungere il traguardo è sempre meno.

Original Article

Notizie & Giornali

Share
Published by
Notizie & Giornali

Recent Posts

Non è “solo” un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei disturbi più diffusi al mondo – La Nazione

Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…

2 mesi ago

Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono con toxoplasmosi – Corriere della Sera

Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…

2 mesi ago

Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare – Corriere della Sera

Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…

2 mesi ago

Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire – Corriere della Sera

Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…

2 mesi ago

DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO – Tuttobiciweb

DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…

2 mesi ago

LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! – OA Sport

LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…

2 mesi ago