Prima un "bilaterale" tra il premier Draghi e il presidente francese Macron (la Francia ospita la riunione in quanto presidente di turno dell'Ue), poi a Versailles ha preso il via il vertice informale dei capi di stato e di governo dei 27 paesi dell'Unione europea. E' il conflitto in Ucraina, naturalmente, a tenere banco in questo incontro nella cittadina alle porte di Parigi, dove si parla di un "nuovo modello europeo" in grado di garantire "la capacità dell'Ue di avere influenza sul mondo di domani" in cui si affronta la questione della candidatura all'adesione all'Ue presentata dall'Ucraina, ma anche da Georgia e Moldavia, un tema sul quale ci sono diverse sfumature nelle posizioni dei membri Ue.
Dall'incontro arrivano le parole di un preoccupatissimo padrone di casa. "Con il cancelliere Scholz abbiamo parlato oggi di nuovo con Putin per ottenere un cessate il fuoco in Ucraina – dice Macron – Lo dico ai francesi, sono preoccupato, pessimista, non vedo un cessate il fuoco nei prossimi giorni. A breve termine non vedo soluzioni diplomatiche ma ci spero e continueremo a insistere, a spingere i russi verso un compromesso, ad aiutare. Ma non possiamo deciderlo al posto delle parti in causa.
Anche Mario Draghi poco prima di entrare nel castello spiega di come Italia e Francia "siano allineate con l'Ue."Abbiamo chiesto tante volte al presidente Putin di cessare le ostilità e in particolare i bombardamenti sui civili e continueremo a farlo". Ma spiega: "L'impatto maggiore" della guerra "è la distruzione dell'Ucraina. Siamo consapevoli che ciò comporterà dei costi per l'economia europea, ma la risposta non è alleviare la pressione sulla Russia e sul presidente Putin. La risposta è lavorare insieme, sostenere la nostra economia, sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, sostenere le nostre imprese". E ancora: "La nostra economia non è in recessione – continua Draghi – la nostra economia continua a crescere. Quel che ho detto oggi in Consiglio dei ministri è che noi dobbiamo affrontare queste mancanze, queste strozzature nell'offerta di materie prime subito, in tutti i settori, sostenendo le famiglie, sostenendo le imprese ma anche diversificando le fonti di approvvigionamento".
Molto preoccupato per l'impatto economico anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz che conferma di non vedere di buon occhio la proposta di sanzioni europee che colpiscano anche il settore energetico russo. "Dobbiamo assicurarci che l'impatto su di noi in Europa sia il minimo possibile", dice ai giornalisti appena arrivato al vertice rispondendo a una domanda sul divieto di import di gas, petrolio e carbone dalla Russia. "Abbiamo avuto preparativi molto chiari nelle ultime settimane; abbiamo stabilito sanzioni molto precise e siamo stati molto precisi nel considerare ciò che avrà il maggiore impatto in relazione alla Russia, per convincere il governo russo a fermare la guerra", spiega Scholz.
Guerra Ucraina-Russia: la diretta no stop
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Putin attacca l'Occidente: "Sta scatenando una guerra economica contro di noi. L'aumento dei prezzi di petrolio e gas non dipende dalla Russia"
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