"Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione, in qualche modo loro sanno cosa volete veramente diventare. Tutto il resto è secondario". E’ questo pensiero di Steve Jobs che la giovane scrittrice e illustratrice di libri di fiabe per l’infanzia, Denise Sarrecchia, ha scelto come stella cometa della sua vita letteraria. Piano piano e racconto dopo racconto, Denise si sta facendo strada con i suoi piccoli personaggi di fantasia come Penny di Bonsai e Juki di Fai pensieri felici, tra le migliori rivelazioni nel non facile panorama della letteratura per l’infanzia.
Seguendo il suo cuore fin da piccola si è innamorata della sua innata vocazione ad esplorare le varie sfaccettature in chiaroscuro dell’universo infantile compresi i disagi che i ragazzi vivono nel percorso di crescita pieno di diagnosi e terapie varie. Come la Penny del favolistico racconto Bonsai (Gemma Edizioni) incentrato su una bambina di 7 anni, alta solo 70 centimetri affetta da nanismo e che assurge a simbolo di tutti coloro che sono vittime di bullismo e di sarcasmo. Con la sua gentilezza, pazienza e il sorriso, Penny riuscirà a fare accettare la sua “perfezione imperfetta” da “chi ha fatto del proprio dolore uno scudo – sottolinea Denise Sarrecchia – della propria solitudine un mosaico, della propria diversità una forza e di chi è riuscito ad amarsi e ad accettare di meritare l’amore del prossimo”.
Bonsai non è solo un piccolo gioiello letterario con le sue coinvolgenti e piacevoli illustrazioni, ma è anche un progetto educativo per le scuole per insegnare agli alunni il rispetto delle diversità. Un progetto pilota in tal senso è stato già fatto in una classe elementare dell’istituto “Don Lorenzo Milani” di Monte Porzio Catone (Roma) che ha riscosso molti consensi soprattutto da parte degli scolari e insegnanti.
Ecco un breve florilegio delle impressioni degli alunni accompagnate da disegni illustrativi: “La storia di Bonsai ci fa capire che siamo tutti diversi e ci dobbiamo accettare per quello che siamo”, “Non bisogna deridere una persona diversa dagli altri”, “Bonsai è riuscito a toccarmi il cuore e mi ha fatto capire che non ci si deve prendere in giro”, “Siamo tutti uguali e non dobbiamo guardare il nostro aspetto fisico”, “Non dobbiamo abbandonare le persone con sti problemi, dobbiamo aiutarli e supportarli e stargli molto vicino”, “Pur avendo dei problemi fisici, si può sempre riuscire ad andare avanti”, “Anch’io sono bassa e sentire come Penny ha superato questo problema con il bonsai, mi ha aiutato molto”.
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