Un fuoriclasse. Raro come la neve d'agosto in Sicilia. Completo. Braccio e gambe. Visione di gioco e coraggio. Un leader assoluto. Impegnato anche nel sociale. Una star dei nostri tempi, conteso dalle griffe sportive e non soltanto. Parliamo di Russell Wilson, entrato in punta di piedi dieci anni fa nel mondo della Nfl e letteralmente esploso in tempo reale. Un quarterback che ha regalato ai Seattle Seahawks il suo primo e unico titolo assoluto, che l'ha portata a sfiorarne un altro, e ne ha fatto, in questa decade, una franchigia vincente, pericolosissima per ogni avversario, un top team, insomma.
Questa non breve premessa serve a far capire che razza di colpo hanno fatto i Denver Broncos, da ieri (anche se per l'ufficialità bisognerà aspettare il 16 marzo) titolari del cartellino di RW. Nella notte italiana è infatti arrivata a buon fine una clamorosa "trade". In sintesi: Denver per Wlson (e una quarta scelta), manda a Seattle due prime scelte, due seconde scelte, una quinta, più tre giocatori: il quarterback Drew Lock, Shelby Harris e il tight end Noah Fant (prima scelta della squadra del Colorado nel 2019).
Insomma…appare oltremodo chiaro che si sono letteralmente svenati pur di ottenere il 33enne quarterback convocato al Pro Bowl in 9 occasioni su 10 stagioni. E che con Wilson nel motore puntano a tornare a vincere il Super Bowl. L'ultima volta fu sei anni fa e a guidare l'attacco c'era un qb chiamato Peyton Manning. Dopo di lui…il buio. Un girotondo di leader offensivi – 10 ! – senza trovare mai la soluzione. Un disastro. O quasi. Ed ecco allora la grande mossa: Wilson, appunto.
Se appare chiaro cosa ha fatto e cosa voglia Denver, bisogna andare più in profondità per capire il "sacrificio" di Seattle dove Russell è un'icona, oltre lo sport, un personaggio chiave della comunità. Dopo 10 anni in cui i Seahawks hanno ottenuto tanti successi, il club riteneva di dover cambiare tutto e avviare un ringiovanimento globale dei giocatori in organico. Invecchiate, perse o infortunate alcune storiche figure della squadra, attorno a Wilson era rimasto ben poco e lui stesso negli ultimi dodici mesi, pur con dichiaraizoni alterne, aveva manifestato un certo scontento. Poco protetto dalla linea, spesso colpito, per la prima volta infortunato (a un dito) qualcosa si era rotto tra RW e la franchigia che, evidentemente, crede di aver ottenuto il massimo da lui e ora, a 33 anni, cerca di ricostruirsi scambiandolo con i Broncos. Calcoli tecnici ma anche e molto economici.
Nfl, Rodgers ricoperto d'oro: sarà quarterback dei Packers a vita
di
Giovanni Marino
Di certo è grande lo scoramento in quel di Seattle. Ed è assolutamente comprensibile. E' pari a quello dei fan Patriots quando Tom Brady li lasciò per far grandi i ragazzi di Tampa. La "trade" avviene a poche ore dalla notizia, opposta, che Aaron Rodgers continua con l'unica squadra della sua vita: i Green Bay Packers. In cambio di una montagna di dollari per altre 4 stagioni e nonostante i suoi 38 anni. Mosse giuste? Sbagliate? Esagerate? La nuova stagione ci dirà chi ha avuto ragione. Il campo, come sempre, farà strage di chiacchiere e pronostici ed emetterà il suo verdetto.
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